Lo Dico, lo Faccio: Impara a dare un voto ai tuoi lavori di cucito

Impara a dare un voto ai tuoi lavori di cucito


ovvero: come fai a capire se è venuto bene o è da cestinare (sì, a volte è anche il caso di farlo)


Quando ho iniziato a cucire facevo dei piccoli lavori che erano l'apoteosi dell'obbrobrio. Amici e figli dicevano che erano stupendi, praticamente perfetti, ma sapevo che loro non facevano testo, erano troppo di parte.

Al varco mi aspettavano le colleghe che analizzavano per filo e per punto tutto il lavoro che avevo cucito, con tanto di critiche e consigli per migliorarmi.

E durante i miei video-corsi di cucito, ho notato che alcune allieve si accontentano del risultato anche se il margine di miglioramento è altissimo. Perchè? Perchè viene difficile ad una principiante valutare la qualità del proprio lavoro.

Allora ho pensato di preparare un piccolo test di autovalutazione a cui ognuna può rispondere, senza barare, e comprendere se il progetto finito è degno di essere chiamato 'un buon lavoro fatto a mano'.

1° quanto tempo ci ho messo?

Tradotto: ti sei impegnata per la riuscita di un buon lavoro? A volte c'è la convinzione che cucire in casa permette di fare più in fretta, di non perderci troppo tempo. Anche se nei miei corsi io consiglio di cucire in sessioni di 20 minuti, non è per fare in fretta ma per programmare il tempo necessario a quel lavoro.

2° ho usato il tessuto giusto?

Ogni progetto ha bisogno del tessuto adatto, è matematicamente dimostrato; non c'è cosa peggiore di usare un jersey per un lavoro che era pensato in cotone, e così via. La resa sarà imperfetta e si vedrà.

3° I materiali e gli strumenti erano di qualità?

Spilli da ciniseria, forbici usate per la carta e non per la stoffa, filo vecchio recuperato in fondo ad un cassetto: sono i presupposti di una pessima realizzazione.

E' come dire che, per fare una buona insalata, prendi le foglie esterne già appassite e marroncine: l'insalata non diventerà verde e croccante per magia.

4° Ho fatto attenzione ai dettagli?

I dettagli fanno la differenza, è una legge. Vuol dire usare il filo in tinta se richiesto; stirare gli orli prima, dopo e durante; scegliere dei bottoni in armonia col progetto; tagliuzzare tutti i fili di cucitura.

5° Il lavoro finito ha un aspetto estetico armonioso?

Non bisogna chiedere in giro (vedi sopra) ma imparare ad avere un occhio critico verso se stesse: valutare se il lavoro finito è ben stirato, con cure nei dettagli, il tessuto usato nel verso giusto.

In pratica, datti un voto

Ora dai un voto da 1 a 4 ad ogni domanda senza barare (dove 1 è il più basso e 4 è il più alto), poi dividi per 2. Il risultato non ti dirà a che punto sei nella tua manualità ma come hai realizzato quel progetto preciso, se però lo fai per ogni lavoro finito , puoi fare una media matematica: questo è il voto alla tua manualità. E ricorda che c'è sempre un margine di miglioramento.

Per esempio:

1° – mi do 4
2° – mi do 2
3° – mi do 3
4° – mi do 4
5° – mi do 4

Il totale è 17, diviso due fa 8,5. Questo è il voto al progetto che ho cucito.

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Carmen Pelaia, sarta tutor


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